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Feb

Cosmofarma Stories

Il 2020 è stato un anno difficile, per tutti. Sono cambiate le relazioni, il modo di lavorare. Eppure la pandemia ha certamente segnato un nuovo inizio.

Da farmacista in contatto quotidiano con i clienti, ho vissuto reazioni molto diverse. Persone insicure, titubanti, ansione, destabilizzate per la drammatica uscita dalla propria confort zone. Altri, invece, di questa “precarietà” nei confronti del futuro ne stanno invece facendo un’opportunità per cercare qualcosa di nuovo, percorrere una nuova strada che magari non hanno mai avuto il coraggio di prendere. Noi farmacisti, in questo anno, siamo stati anche un po psicologi. Pronti ancora di più ad ascoltare, supportare. La nostra è stata una corsa sfrenata verso le esigenze dei clienti: abbiamo incrementato le consegne a domicilio, che già facciamo da cinque anni, i numeri Whatsapp a favore della clientela sono esplosi per i messaggi ricevuti. Eppure ogni tipo di accompagnamento e supporto, ogni sforzo, è stato apprezzato. Stima e fiducia sono aumentate.

Da anni con l’avvio della farmacia dei servizi, stiamo sempre più assistendo alle potenzialità del nostro ruolo. Potenzialità che certo non riguardano solo il business, ma che riguardano il grande rilievo etico e sociale del lavoro di farmacista.

Presto poi il farmacista, (si spera), sotto supervisione del personale medico, potrà somministrare i vaccini. Settemila farmacisti hanno già conseguito un corso dall’Utifar (Unione tecnica italiana per farmacisti) per essere abilitati all’inoculo di farmaci iniettabili.

Io, in questo anno di pandemia, ho scelto di rafforzare la digitalizzazione. La mia è una farmacia di provincia, e certo non possiamo competere con “i colleghi dell’online” o con lo “zio d’America Amazon”, mettendo in vetrina i nostri prodotti. E così, ho scelto di digitalizzare le mie competenze tecniche, le mie specializzazioni”, creando una rubrica di contatto con la clientela, in cui ricevere domande e rispondere a consigli, dubbi, perplessità.

Ho scelto una vetrina della competenza più che del miglior prezzo, dietro la quale c’è una farmacista pronta offre consigli competenti in base alle diverse esigenze dei clienti. Il farmacista di prossimità può diventare un divulgatore, può essere di esempio.

Influencer? Direi di no perché il mondo è già pieno di fashion o beauty blogger. Bisogna essere se stessi. E se è possibile aiutare gli altri, preferisco mettere a disposizione la mia professionalità e responsabilità. Si può fare, basta solo metterci testa e tanto, tanto cuore.

 

Myriam Mazza

Farmacia Mazza