Comunicati stampa

23 Aprile 2024

BAROMETRO FARMACIA: la relazione tra farmacie e aziende

Quest’anno il Barometer Farmacia di Doxapharma, ha messo a fuoco il target delle aziende che lavorano con la farmacia. Stiamo parlando di aziende del segmento farmaceutico etico, dell’autocura, dell’omeopatia, degli integratori, la medicina naturale, la dermocosmesi, i medical device, i prodotti per l’infanzia…

La ricerca, che ha avuto il contributo non condizionante di Assoram, ha visto l’ascolto del management di 25 Aziende, che hanno descritto, dal loro punto di vista, l’evoluzione del canale farmacia, nella fase post covid.

Con percezioni diverse, a seconda del tipo di industry, si fotografa come una percentuale tra il 25 e il 30% delle farmacie italiane stia puntando a nuovo modello, che da reattivo (il cliente entra in farmacia e chiede un farmaco/un prodotto) si trasforma in proattivo (anticipo i bisogni grazie a un nuovo approccio di consulenza/consiglio).

Questo modello vedrebbe maggiori difficoltà di sviluppo nel segmento del farmaco etico, dove pure sarebbe importante la costruzione, per il farmacista di un ruolo di terminale intelligente della sanità.

Come si caratterizzerebbe, secondo le aziende intervistate, il nuovo modello di farmacia?

Secondo un mix di nuovi approcci, dall’analisi del customer e dei need del territorio, a forme di specializzazione category oriented, ad attività di cross-selling intese non in senso commerciale, verso il presidio di un patient (o client) journey allargato, con un focus sulla prevenzione, all’utilizzo del digital non in senso commerciale, in funzione anti vendite on line, alla centralità, infine del ruolo professionale dei dipendenti, con la capacità di lavorare in team.

E le aziende? A loro volta, con differenze anche importanti, starebbero cambiando per affrontare ed aiutare lo sviluppo di questo nuovo modello di farmacia. Se il focus, per tutte è il farmacista (titolari e dipendenti), rispetto al punto vendita, molte aziende internalizzano le reti che si relazionano con la farmacia. E questo sia per sviluppare, internamente, le analisi volte alla segmentazione delle farmacie, sia per formare il proprio personale ad aiutare la propensione alla consulenza/consiglio delle farmacie, con interventi che si vogliono sempre meno con centralità commerciale.

Da qui l’allargamento e lo sviluppo di proposte formative, rivolte ai titolari e al personale della farmacia, con focus sulla capacità di relazione e consiglio, dove lo stesso prodotto si inserisce in un modello integrato di gestione del rapporto col cliente.

E ancora, forte attenzione a nuovi modelli formativi in area universitaria, in un mix, di capacità relazionali e formazione medico-scientifica.

Da ultimo, con differenze tra industry, importante il lavoro di allargamento del patient o client journey della farmacia, sia con una continuità temporale, sia nella costruzione di relazioni importanti, con gli stakeholders (medici, associazioni pazienti, vertici sanitari…).

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