05 Dicembre 2023
COSMOFARMA ROADSHOW: RIPARTE IL VIAGGIO DI COSMOFARMA VERSO FARMACIE E AZIENDE DEL TERRITORIO. PRIMA TAPPA LO SCORSO 25 NOVEMBRE A VERONA CON IL PATROCINIO DI FEDERFARMA VERONA.
Negli ultimi anni il tema delle risorse umane si è infatti posto al centro del dibattito pubblico: si tratta di una tematica globale che interessa diversi ambiti e settori, inclusa la farmacia. Ci troviamo di fronte a un cambio di mindset delle persone nell’approcciarsi al contesto lavorativo, soprattutto Millennials e Gen. Z. La ricerca di un giusto life balance tra lavoro e tempo per sé stessi è diventata un fattore stringente che incide profondamente nel mantenimento e/o nella scelta di una professione.
Ad introdurre i lavori Francesca Ferilli, direttore generale di BOS, società organizzatrice di Cosmofarma, che ha sottolineato come la manifestazione sia un concept che si ripropone in diversi momenti dell’anno per incontrare farmacisti e aziende, e per contribuire a fare cultura in ambito farmacia. “Cosmofarma va oltre i tre giorni di fiera e rafforza il legame con la sua community nel corso di appuntamenti nell’arco di tutto l’anno e lungo la penisola. Grazie a Verona per aver riaperto questa strada con il primo di una serie di eventi nei diversi territori”.
Saluti istituzionali a cura di Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona che ha aperto con una riflessione su dove si trova oggi la farmacia: “la farmacia italiana è uscita dal Covid con impegno ed energia ed oggi è un sistema più forte che ha saputo cogliere l’opportunità della pandemia per fare cose più grandi e per acquisire credito nell’opinion della cittadinanza. Questo è avvenuto grazie all’importante lavoro fatto a livello nazionale, che ci ha fornito gli strumenti per arrivare dove siamo oggi, e ai farmacisti che hanno lavorato con impegno affinché la farmacia uscisse dal ruolo di dispensazione farmaco e diventare quello che è oggi, cioè un importante asset della sanità territoriale”. Ha posto poi l’attenzione sul tema di cambiamento globale che investe tutte le professioni, inclusa quella del farmacista, sottolineando l’importanza di essere consapevoli del valore della professione e che questa mission è in mano alle giovani generazioni di farmacisti. Ha lasciato quindi la parola a Giacomo Ferro, Presidente di Agifar Verona, che ha sottolineato l’importanza della connessione tra Università e mondo del lavoro, link che dovrebbe nascere già a partire dalle scuole superiori e che i giovani farmacisti si impegneranno per non far mancare questo dialogo.
Parola all’Università di Verona con il Professor Cristiano Chiamulera, Preside del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia che ha tracciato il profilo del farmacista del futuro, presenza attiva a supporto delle attività del SSN. Il corso di laurea magistrale in Farmacia dell’Università di Verona, si propone di formare professionisti con cultura e capacità multidisciplinari, pronti ad affrontare nuove sfide e ad interagire con le altre professioni in ambito sanitario. “Passare dal modello di farmacia basata sulla dispensazione di un prodotto a quella di servizi, che la rende terminale intelligente e implica una relazione con l’utente/paziente/cliente, ci ha portato alla progettazione di un nuovo corso di laurea, per una professione che, partendo dalla sua storia, deve assumere un ruolo più complesso, di interazione con un largo bacino di utenti e con la sanità territoriale. Le competenze dei farmacisti devono essere attualizzate grazie a un nuovo percorso di studi”. Di grande valore per la definizione degli aspetti didattici del corso di laurea la collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Verona, rappresentato al Cosmofarma Roadshow dal Presidente Federico Realdon, e la collaborazione con le realtà ospedaliere locali. Realdon: “il farmacista è punto di riferimento per la comunità e questo corso di laurea vuole favorire la presenza, nonché la permanenza, di farmacisti sul territorio: i giovani vanno formati in questo senso e invogliati a restare sul territorio perché il loro ruolo è necessario, anche in ottica di continuità della professione. Dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni la complessità della professione di farmacista che oggi va molto oltre la dispensazione del farmaco”. Il confronto con il mondo universitario ha posto l’attenzione sulla necessità di intervenire con un percorso multidisciplinare nella formazione dei nuovi farmacisti per offrire, oltre che nuovi sbocchi occupazionali, anche una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie competenze.
La seconda sessione, moderata da Roberto Valente, consigliere delegato di BOS e attento osservatore del mondo della farmacia, si è aperta con un’introduzione che ha fatto il punto sulle tendenze in atto in ambito risorse umane: dopo la pandemia si è registrato un incremento delle persone che soffrono di ansia e depressione (+25/30%) e si registra che il 77%* dei lavoratori arriva sul posto di lavoro non motivato. La pandemia ha generato una riflessione sul cambio di vita, che implica l’abbandono di un posto di lavoro che non soddisfa più per motivazioni che vanno da retribuzioni carenti a un ambiente poco inclusivo, dalla mancanza di leader autorevoli al bisogno di sentirsi più coinvolti**: si stima infatti che il 30% delle persone in Europa valuti di lasciare il lavoro nei prossimi 6 mesi. Certamente la pandemia ha imposto un cambiamento nel modo di lavorare, con l’introduzione dello smart working e il rafforzamento dell’orario flessibile. A tutto questo si aggiunge il fattore generazionale; la gen Z, infatti, introduce un cambio di paradigma: è il lavoratore a scegliere il posto di lavoro e non viceversa, e sono nuovi i fattori che determinano questa importante scelta.Si è aperta poi la tavola rotonda che ha visto confrontarsi sia farmacisti come Maria Claudia Mattioli Oviglio, farmacista titolare della Farmacia di Calderara (BO) e Maria Vittoria El Dalati, farmacista collaboratore della Farmacia Mainieri di Cerro Veronese (VR), sia consulenti come Francesco Manfredi, commercialista presso lo Studio Guandalini e Manuela Ravasio, mental & business coach. Dalla discussione sono emersi, da una parte gli elementi di criticità che si riscontrano nel quotidiano in farmacia nella gestione delle risorse umane, e dall’altra, le possibili soluzioni già applicabili che possono contribuire a fidelizzare i collaboratori, rendere la farmacia un luogo di lavoro più appealing e generare una maggiore soddisfazione nei collaboratori, fattori che possano poi ripercuotersi positivamente sull’andamento della farmacia stessa grazie alla creazione un ambiente coeso tra titolari e collaboratori. Parliamo di coaching, formazione, sistema premiale, welfare e partecipazione a convegni che rafforzino il senso di appartenenza alla farmacia e diano nuovo valore alla professione di farmacista. Si può fare ancora tanto perché la farmacia sia scelta come luogo di lavoro dai giovani che escono dell’Università. Appuntamento a Cosmofarma Exhibition 2024, dal 19 al 21 aprile, per nuovi spazi di confronto su queste tematiche e alle prossime tappe del Roadshow, per approfondire topic che stanno a cuore alla community della farmacia.