Comunicati stampa

10 Settembre 2021

L’ASCOLTO COME FARMACO

a cura di Luca Chieregato

 Bologna, 9 settembre 2021 – Luca Chieregato si definisce un cantastorie. Ma è anche un autore di teatro, regista e attore. Si occupa anche di formazione e scrittura teatrale nelle scuole e anche in azienda. Crede nella forza della parola e crede soprattutto nell’ascolto delle parole. A Cosmofarma ReAzione ha svolto un incontro dal titolo piuttosto eloquente, “L’ascolto come farmaco”: l’ascolto come un rimedio naturale, senza però le contro indicazioni descritte nei bugiardini.

Il farmacista ha esperimentato da sempre l’arte dell’ascolto e ancor più in pandemia quando ha dovuto affrontare, in prima linea, i tanti cittadini le cui aspettative non erano poi molto diverse da quelle di un paziente in una sala d’attesa di un medico. Alcuni spaventati, altri in difficoltà, altri ancora in cerca di un consiglio dinnanzi a sintomi non facili da interpretare se non con l’aiuto di un esperto.

Ascoltare il racconto di un paziente significa entrare nella sua vita, conoscerne le abitudini, le preferenze, significa ascoltare le sue parole e attraverso queste accogliere chi racconta di sé.

 

Ma l’ascolto, così come lo descrive Chieregato, non è un’azione passiva e non è del tutto priva di ostacoli. Il primo nemico dell’ascolto è il proprio orizzonte di valori, sono le convinzioni granitiche, le certezze indiscutibili sulle quali ciascuno di noi ha costruito la propria esistenza perché queste, se si ergono come un muro inviolabile,  possono ostacolare l’ascolto e la comprensione di quanto ci viene detto, o chiesto. Secondo Chieregato “ascoltare è un atto di coraggio”, perché significa mettere in discussione se stessi per accogliere l’altro, con le sue incertezze, le sue idee i suoi valori.

Si pensi solo alle paure legate al vaccino anti Covid-19: ascoltare quelle paure significa comprenderle, accogliere e insieme tentare di rintracciare una strada per superarle. La contrapposizione di due punti di vista non porterà mai alla risoluzione del problema. E così come l’ascolto, anche raccontarsi richiede altrettanta onestà e chiarezza. Ora che i farmacisti sono chiamati ad eseguire le vaccinazioni, con ogni probabilità si troveranno nella condizione di dover affrontare, anche più di prima, insicurezze e timori: l’arte dell’ascolto entrerà in gioco non poco nelle loro relazioni con il cliente e sarà importante, ancora una volta, fare ricorso a quella fiducia che da sempre esiste tra cliente e farmacista.

Le parole che Chiaregato ha “raccontato” nel suo intervento, inserito tra i convegni del filone “Reazione” di Cosmofarma – che rappresenta la novità del programma dell’edizione in corso – saranno utili nel corso dei prossimi mesi. Questo è stato l’intento degli organizzatori: sostenere le attività dei farmacisti anche attraverso le parole di un cantastorie che descrive così la sua attività: “Negli ultimi anni ho intrapreso la strada del cantastorie: un po’ per caso, un po’ per necessità… prendo la mia sediolina, il mio leggio, le mie parole e le porto con me, dove capita. Mi piace. Tanto.” Un po’ come i cantastorie medievali che di castello in castello raccontavano storie, divenute poi patrimonio collettivo.

 

L’ufficio stampa 3346534329; 3406288237

La manifestazione si svolge sotto il patrocinio di FOFI – Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Federfarma, Fondazione Cannavò, UTIFAR – UnioneTecnica Italiana Farmacisti.

Al fine di tutelare le aziende e tutti gli operatori del settore la manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza.

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