Comunicati stampa

08 Marzo 2024

VIOLENZA DI GENERE: COME APPROCCIARLA IN FARMACIA A Cosmofarma Exhibition 2024 (19-21 aprile) un convegno per approfondire il ruolo del farmacista come punto di riferimento, di prossimità e affidabile, in caso di episodi di violenza. In collaborazione con “Farmaciste Insieme” e “Il Farmacista informato sui fatti” nasce il progetto “Preferisco Sapere” per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori

Bologna, 8 marzo 2024 – «Come mai non sei capace di tirarti fuori da questo guaio?», «Ma tu che hai fatto?», «Eh, lui avrà avuto le sue ragioni, dovrei ascoltare anche l’altra versione». Sono frasi come pietre. Secondo la dottoressa Simonetta Molinaro, farmacista e criminologa specializzata in equità di genere, ideatrice del progetto Il farmacista informato sui fatti, si tratta di «parole terribili, peggio ancora delle barriere comunicative e sono quelle parole che non si devono dire». Anche di questi suggerimenti molto concreti si discuterà in occasione del convegno “Violenza di genere: come approcciarla in farmacia”, in programma sabato 20 aprile alle ore 14.30 di Bologna Fiere. Un approfondimento che Cosmofarma Exhibition 2024, con filo conduttore il valore umano, sente il dovere di dedicare alle donne vittime di ogni tipo di violenza, in un momento ancora purtroppo fortemente segnato da tragici casi che riempiono la cronaca. In questo contesto, non è secondaria la farmacia come luogo accessibile, e presidio capillare sul territorio, una prima “casa” sicura alla quale rivolgersi, per condividere esperienze di difficoltà e chiedere supporto. Va infatti considerato che le donne sono l’80% delle persone che entrano in farmacia e concordano nel percepirla come luogo di fiducia.

La dottoressa Molinaro sarà la moderatrice dell’evento. Dieci anni fa ha dato vita al progetto Il farmacista informato sui fatti, con la finalità di formare i farmacisti a riconoscere i segnali di possibili violenze subite da chi varca la soglia della loro attività, saper agganciare le presunte vittime e indirizzarle all’agenzia più giusta: forze dell’ordine, pronto soccorso, ospedale, servizi sociali, centri anti-violenza. «Noi con il camice addosso siamo persone incaricate di pubblico servizio, non possiamo certamente girare la testa dall’altra parte e non possiamo venire meno al ruolo sociale del farmacista», sottolinea Molinaro. Senza sentirsi investiti da una responsabilità che travalica il ruolo: «Al farmacista
non viene chiesto di diventare psicologo, poliziotto, giudice, ma di osservare, ascoltare e nel caso in cui ci si renda conto di avere davanti una situazione sospetta o nel caso in cui venga direttamente chiesto aiuto non si rimanga frastornati. E’ molto importante che il farmacista sappia accogliere la persona e senza timore possa segnalare il centro anti-violenza più vicino, il pronto soccorso o le forze dell’ordine», insiste Molinaro.

Sarà anche l’occasione per fare un bilancio e ragionare sugli sviluppi del progetto Mimosa, lanciato più di dieci anni fa dall’Associazione Farmaciste Insieme, ha coinvolto oltre 19 mila farmacie in Italia. Tra gli interventi in programma quello della dottoressa Angela Margiotta, farmacista e presidente Associazione Farmaciste Insieme. La missione è di informare le donne su cosa sia la violenza e su quali strumenti abbiano a disposizione per liberarsene, portando nelle farmacie materiali, vademecum, informazioni, contatti. Nel 2021, poi si è aggiunta un’app per aiutarle anche in maniera virtuale. Ogni farmacia è stata fornita di 200 brochure nel corso di quell’anno, che sono terminate in pochi giorni. 3500 donne hanno scaricato l’app e 732 hanno premuto il pulsante d’emergenza. «Sono tante le donne arrivate direttamente in farmacia a chiedere aiuto. Abbiamo raccolto tantissime testimonianze – spiega la dott.ssa Margiotta – Stiamo notando anche alcuni cambiamenti. All’inizio entravamo in contatto soprattutto con casi di violenza fisica, che purtroppo resta ancora molto attuale, ma dopo la pandemia sono in aumento i casi di violenza psicologica ed economica. Anche noi farmacisti dobbiamo sempre più prendere piena coscienza di questi altri tipi di violenza, dobbiamo essere capaci di intercettarli. Sono forme di violenza subdole e molto difficili da denunciare. Le donne però hanno acquisito maggiore consapevolezza e si sentono più libere di venire a parlare con noi».
Al convegno è prevista la partecipazione di:

On. Martina Semenzato, Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere, On. Marta Schifone, Membro XI Commissione e Farmacista, Vittoria Doretti, Dirigente Medico di struttura complessa Azienda USL Toscana sud est – Regione Toscana e ideatrice del Codice Rosa; Valerio de Gioia, Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma; Giada Mondini, Psicologa e psicoterapeuta della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (SIPP). Inoltre, le Testimonianze della farmacia, a cura di Romana Pincitore, farmacista territoriale (Roma) e Daniele Raganato, farmacista territoriale (Perticara, Rimini).

Dalla collaborazione tra Farmaciste Insieme, Il Farmacista informato sui fatti e Cosmofarma Exhibition prende vita inoltre il progetto di solidarietà “Preferisco Sapere, percorso di consapevolezza e conoscenza”. Un’iniziativa in ambito socio-educativo, rivolta alle classi terze e quarte delle scuole superiori di diverse
regioni del Paese. Partendo da alcuni recenti report, secondo i quali l’età in cui si agiscono o subiscono violenze si sta abbassando in modo preoccupante, sarà realizzato un percorso itinerante e condiviso per diffondere tra i ragazzi e le ragazze maggiore consapevolezza sui tipi di violenza e discriminazione, al fine di prevenirle e costruire insieme una cultura basata sul rispetto nella relazione con gli altri. Cosmofarma si impegna a sostenere questa iniziativa tramite la donazione di parte degli introiti derivanti dalla biglietteria dell’edizione 2024.

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