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Lug

Lavoro in farmacia: dalla disaffezione alla motivazione – La sfida del nuovo scenario lavorativo in rapida evoluzione

In questo talk proposto a Cosmofarma e moderato da Roberto Valente, consigliere delegato di Bos, abbiamo affrontato il tema dell’evoluzione dello scenario lavorativo partendo da una panoramica generale per poi arrivare alla farmacia, analizzando la situazione dal punto di vista della gestione, approccio e prospettive.

Sono intervenuti:

RAFFAELLA PADULA – people & culture manager

STEFANO BERTOLANI – titolare farmacia Baragalla a Reggio Emilia

STEFANO PALLADINO – farmacista collaboratore presso la farmacia De Tommasis di Napoli

FRANCESCO MANFREDI – commercialista Studio Guandalini di Bologna

 

LA SITUAZIONE ATTUALE

Ci sono 3 aspetti importanti che devono essere tenuti in considerazione:

  • Mismatch tra domanda e offerta: ovvero, tra ciò che le aziende cercano e le competenze che le persone hanno.
  • GREAT RESIGNATION: a fine 2022 2mln di persone hanno rassegnato le dimissioni
  • NIT: Allontanamento dei giovani dal mondo del lavoro – e sono 3mln i NIT giovani che non stanno lavorando, non si formano e non cercano lavoro

Inoltre, occorre analizzare 3 fenomeni importanti:

  • Fenomeno YOLO – You Only Live Once à essere imprenditori di sè stessi (fascia millennial e gen z)
  • Fenomeno Quit Quit – si lavora lo stretto necessario e non si va oltre a quanto strettamente richiesto, non si dà di più perché le persone non si sentono adeguatamente valorizzate.
  • ITALIANI ALL’ESTERO: 6 mln italiani hanno scelto di trasferirsi all’estero per migliori condizioni economiche e prospettive di crescita maggiori

Ma cosa cercano i giovani al giorno d’oggi?

  • WORK LIFE BALANCE – equilibrio tra vita lavorativa e professionale
  • Formazione
  • Flessibilità, legata anche alla tematica ambientale

Andiamo ora a dare uno sguardo alle criticità del farmacista titolare dal momento che la farmacia deve essere scelta dal cliente e dal collaboratore. Ma come si orienta questa scelta?

  • PROGETTO: sta cambiando la professione e, quindi, dove sta andando la farmacia? Abbiamo l’opportunità di cambiare in seguito ai grandi cambiamenti avvenuti in questi anni e all’evoluzione della figura del farmacista à è necessario un cambio di visione

Per quanto riguarda il farmacista collaboratore, le problematiche principali legate a questa professione sono l’insoddisfazione legata all’approccio del titolare e una gestione obsoleta e poco stimolante. La soluzione diventa la responsabilizzazione del collaboratore, in modo da risolvere anche problematiche come:

  • I giovani farmacisti che hanno il terrore di rimanere “banconisti” / commessi
  • Molti collaboratori temono di non avere prospettive di crescita professionale e opportunità di formazione (è il collaboratore a dover investire su sè stesso)
  • La mancanza di comunicazione con il titolare dovuta a un timore nel confrontarsi con quest’ultimo
  • La gestione dei turni

 

Le SOLUZIONI proposte per “ATTRARRE IL COLLABORATORE”:

In primo luogo occorre attuare un cambio di approccio del farmacista titolare: la farmacia è cambiata molto e il ruolo del farmacista si è evoluto. La soluzione al cambiamento è adattare la farmacia ai cambiamenti della società (es: prevedere la figura del socia media manager per fare conoscere i progetti della farmacia, del visagista specializzato in oncologia, ecc… tutto da adattare alle esigenze della clientela in cui è ubicata la farmacia

Un ruolo importante se lo ritagliano la formazione intesa come la previsione di un percorso formativo in orario di lavoro, poichè formarsi e rimanere aggiornati sono percorsi connessi al lavoro che si sta svolgendo e il welfare inteso come benessere nell’ambiente in cui si lavora:

  • Ascolto e comunicazione in senso economico per dare i giusti incentivi e la giusta retribuzione, non solo economica, ai collaboratori anche alla luce del rinnovo del Contratto Nazionale
  • Ascolto e comprensione delle esigenze del team, facendo una verifica combinata di quello che è l’impatto del costo del personale a bilancio e dell’osservazione delle performance dei singoli operatori della farmacia.

Tutto questo porta a definire degli obiettivi – che dovranno essere chiari, oggettivi e misurabili – sia per il miglioramento della vita lavorativa dei dipendenti sia per il miglioramento delle performance aziendali.

Le ultime tre soluzioni proposte sono collegate tra loro:

  • La coerenza dei titolari, che spesso, dopo il colloquio con un collaboratore, non seguono il loro percorso iniziale, portando a un aumento esponenziale della percentuale di quit quitting nel periodo di inserimento in azienda
  • La meritocrazia e quindi il riconoscimento del merito, si ritaglia un ruolo molto importante nelle soluzioni messe sul tavolo in favore del collaboratore
  • Per far crescere la farmacia in termini dei servizi da offrire al cittadino, occorre prendere in considerazione la volontà di mettersi nei panni dell’altro