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Lug

Nutraceuticals Conference

A Cosmofarma 2023 si è tenuta la Nutraceuticals Conference, a cura di Cosmofarma e SINut e coordinata dal prof Arrigo Cicero, Professore associato di Scienze dietetiche presso l’Università di Bologna e presidente di SINut, la Società Italiana di Nutraceutica. 

La Nutraceuticals Conference 2023 era suddivisa in due sessioni: quella di venerdì 5 maggio, Aggiornamenti in nutraceutica: fra scienza e mercato”, e quella di sabato 6 maggio “La nutraceutica in rosa e la salute del bambino.”

 In Italia, negli ultimi 10 anni, il settore dei nutraceutici e integratori, oggi leader europeo, è cresciuto ad un tasso annuo medio del 9,5% con un ritmo decisamente più sostenuto rispetto alla performance globale. La previsione è di sfiorare i 5 miliardi di vendite nel 2025. Il valore del settore generato dal canale farmacia è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni, superando i 3 miliardi di euro: un mercato che vede la farmacia giocare un ruolo sempre più strategico dove il cliente paziente, sempre più attento alla propria salute e benessere, può trovare una consulenza specializzata.

E proprio su questo aspetto il prof Cicero ha puntualizza che il farmacista svolge un ruolo guida all’uso dei nutraceutici. Se è vero, infatti, che non necessitano di una prescrizione medica, i nutraceutici svolgono alcune importanti azioni a contrasto dell’insorgere di situazioni di rischio per la salute, come, per esempio, lo scompenso cardiaco di cui tratterà proprio il professor Cicero nella prima sessione dei lavori della Nutraceuticals Conference. Sono circa un milione in Italia le persone con scompenso cardiaco cronico, rappresentate per il 15-20% da ultrasettantenni.

È inoltre oramai consolidato che la nutraceutica è efficace nel controllo della colesterolemia LDL, il colesterolo cosiddetto cattivo, o della sarcopenia, ossia la perdita di massa muscolare e conseguente riduzione della forza fisica. Problemi che interessano un numero sempre maggiore di persone a causa dell’invecchiamento della popolazione. Questo quanto emerso dagli interventi di Federica Fogacci, social media ambassador della Società Europea dell’Aterosclerosi, e con Maria Letizia Petroni, Professore associato di Scienze dietetiche presso l’Università di Bologna.

Sempre nella prima sessione, Alessandro Colletti, del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino, ha evidenziato che soffrono di osteoartrosi, caratterizzata da dolore, rigidità e un ridotto range di movimento articolare, 58 milioni di adulti nel mondo. I nutraceutici hanno dimostrato un grande potenziale nella riduzione dell’infiammazione, del dolore della rigidità articolare e nel rallentamento della degradazione della cartilagine.

La seconda sessione è stata inaugurata da Gabriele Saudelli, medico chirurgo esperto in agopuntura e fitoterapia con “Sindrome premestruale: l’effetto dei fitoterapici” che ha analizzato il rapporto tra anemia sideropenica, ossia un’anemia causata dalla mancanza di ferro, e lo stato dell’umore.

Gravidanza e allattamento: integrazione sicura e dosi efficaci il titolo del secondo intervento tenuto da Livia Galletti, biologa nutrizionista, che ha dimostrato che con l’integrazione si riescono a coprire fabbisogni micronutrizionali aumentati e a sostenere sia la mamma che la nuova vita, anche con sostanze bioattive di comprovata efficacia. Ma anche in questo caso è altresì necessario evitare molecole o dosaggi che potrebbero superare la barriera della placenta o essere trasferite nel latte.

Infine, di Sindrome menopausale: un approccio globale a cura di Arrigo F.G. Cicero. Si tratta di una condizione clinica complessa che si manifesta in modo estremamente variabile: da una condizione asintomatica fino ad una condizione di estremo disagio e, talora, patologica. Il calo importante della sintesi di estrogeni porta ad alcuni sintomi e segni specifici: vasodilatazioni improvvise associate a vampate di calore (flushing), irritabilità e insonnia, secchezza vaginale e dispareunia (dolore genitale che si avverte durante i rapporti sessuali), aumento di peso corporeo, dei livelli di pressione arteriosa e colesterolemia, accelerazione dell’invecchiamento delle strutture connettivali (dalla cute alle ossa). In un contesto così complesso, la nutraceutica ha molte possibilità di impiego. Infatti, ove il singolo sintomo/segno non richieda per gravità un trattamento farmacologico, come per esempio nel caso di una terapia specifica per l’osteoporosi, vi è uno spazio per diverse tipologie di nutraceutici. L’effetto maggiore sui sintomi più specifici (tipicamente le “vampate”) lo hanno sostanze vegetali che mimano in parte l’effetto degli estrogeni non più prodotti, i fitoestrogeni. Quando invece compaiono altri disturbi specifici, possono essere utilizzati nutraceutici singoli, come ad esempio prodotti a base di riso rosso fermentato o berberina per la gestione della colesterolemia, la vitamina D e l’acido ortosilicico per prevenire l’osteopenia, il magnesio e la valeriana per ridurre il nervosismo, la melatonina e la passiflora per migliorare la qualità del sonno.

La Nutraceuticals Conference ha trattato anche l’età pediatrica e le tematiche dell’alimentazione e del sonno del bambino. Il primo intervento è stato quello di Sergio D’Addato, Professore associato di Medicina Interna presso l’Università di Bologna, sulla gestione nutraceutica della dislipidemia in età pediatrica, ossia la precoce alterazione della quantità di lipidi (grassi) nel sangue, in particolare trigliceridi e colesterolo. L’intervento sulla popolazione pediatrica è stato essenzialmente un intervento di tipo nutrizionale, per poi passare ad un intervento farmacologico, in genere dopo gli 11-12 anni nei maschi e dopo la comparsa del ciclo nelle femmine, quando i livelli di colesterolo LDL superano i 190 mg/dl. Al di sotto di questi livelli, o il bambino ha un’età inferiore a quella menzionata, vi è l’indicazione ad un trattamento con nutraceutici, in particolare integrazione con fitosteroli e possono essere presi in considerazione anche gli integratori a base di riso rosso fermentato. L’intervento precoce anche sui bambini permette di ridurre il rischio a cui espone l’ipercolesterolemia.

In conclusione, Oliviero Bruni, professore ordinario dell’Università La Sapienza in neuropsichiatria infantile, direttore di Neuropsichiatria infantile all’ospedale Sant’Andrea di Roma, uno dei massimi esperti dei disturbi del sonno nei bambini e adolescenti ha portato alla Nutraceutical Conference di Cosmofarma un approfondimento dedicato ai disturbi del sonno nei bambini e all’utilizzo della melatonina come possibile rimedio. Ha illustrato nel dettaglio l’importanza del sonno nei bambini, le conseguenze che i disturbi del sonno possono avere su un bambino o un adolescente e i possibili approcci terapeutici comportamentali.